Intervista a Rosanna Spinazzola

Oggi scriviamo un articolo diverso dal solito: un’intervista ad una scrittrice. L’obiettivo che ci siamo posti con questo articolo è di entrare nel mondo della scrittura, conoscere qualche segreto e vezzo dell’autrice, vedere colori e sfumature di chi ha deciso di rendere lo scrivere un’attività quotidiana.
La nostra scrittrice è Rosanna Spinazzola, socia di Camarilla Italia dal 2007, instancabile membro dello staff, narratrice nella cronaca di Vampiri: Il Requiem nonché autrice del romanzo “Canterà il gallo”, vincitore del Premio letterario “Parole magiche”nella sezione Narrativa.

>Ciao Rosanna. Spiegaci in poche parole chi sei.

Domanda facile, eh? Io non ho – non ancora – una risposta, benché credo sia l’unica domanda che valga la pena porsi nella vita. Se ti accontenti di una risposta approssimativa e superficiale, allora ti dico che sono una scrittrice, perché scrivere è ciò che faccio più spesso di ogni altra cosa. E leggere, anche leggere.

>Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?

Ho inviato il mio manoscritto alla casa editrice flower-ed in occasione del concorso letterario “Parole magiche”, per la sezione Narrativa. La vittoria del concorso prevedeva la pubblicazione del romanzo in formato e-book e cartaceo.

>Qual è stata l’idea che ha dato vita a “Canterà il gallo”?

Una immagine. Quella di una donna che fuggiva, sola e disperata, in un bosco.
All’inizio l’ho ignorata. Poi, dopo qualche settimana di insistenze, un pomeriggio di febbraio di qualche anno fa, mi sono preparata un caffè lungo – ne bevo moltissimo -, mi sono seduta alla scrivania e ho riportato su carta quella immagine, scrivendola esattamente così come la vedevo con gli occhi della mente.
Poi mi sono chiesta chi fosse, da chi o da cosa stesse fuggendo e dove fosse diretta. Mi sono sforzata di capire quanti anni avesse, e come fosse fatta fisicamente. E così, domanda dopo domanda, scena dopo scena, è comparsa una casa, con un tipo di mobilia e di giardino, un passato, con una comunità e una famiglia, un carattere con i suoi sogni, le speranze e le illusioni. Un bel giorno è arrivato un altro personaggio, poi un altro e un altro ancora. E per ognuno di essi, di nuovo, mi sono chiesta chi fossero.
Non è stato facile: a volte dovevo attendere che le risposte alle mie domande arrivassero come visioni luminose, dopo giorni di assoluto buio; altre volte ho dovuto sforzarmi di creare collegamenti tra immagini apparentemente senza connessioni – ma alla fine le individuavo sempre.
Scrivere questo romanzo è stato come estrarre un reperto sconosciuto da uno scavo archeologico, liberandolo dalla creta e dalla polvere del tempo
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>Stai lavorando a qualche altro romanzo?

Sì, sono in dirittura di arrivo della prima stesura di un romanzo fantasy. Una storia completamente diversa per stile, trama e ritmo.

>Se ora avessi dinanzi a te un quaderno pieno di righe vuote, cosa scriveresti?

Pagine di diario. Che è esattamente quello che ho accanto a me in questo momento. Il mio gomito lo sfiora ogni volta che clicco sulla barra spaziatrice. Il diario è uno strumento molto utile per uno scrittore: per quanto mi riguarda, indispensabile.

>Cosa vuol dire scrivere?

Attraversare la selva della prima stesura con gli occhi chiusi correndo più velocemente del Censore interiore.
Sedersi ogni giorno alla scrivania, e infilare una parola dopo l’altra, finché non è finita.
Poi, riscrivere. E ancora, e ancora.
Ignorare gli ostacoli esterni ed interni, e immergersi ed emergere da mondi che col passare dei giorni diventano reali, esattamente come questo in cui viviamo tu e io.

>Ti ringrazio per il tempo dedicato, vuoi dirci ancora qualcosa?

Mi limito prosaicamente a segnalarvi la prossima presentazione del mio romanzo, che si terrà a Potenza il 22 dicembre 2016, alle ore 17:00 presso il Consiglio Regionale di Basilicata, Sala A. Via Vincenzo Verrastro, 6.
Per maggiori informazioni: www.rosannaspinazzola.com

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